
Ma come faccio a spiegarglielo?
Che non è solo che ogni volta che sorride che io mi innamoro un po' di più, come dice la frase dei cioccolatini.
Io mi innamoro un po' di più ogni volta che mi parla del suo mondo. Che porca vacca è una cosa molto più pericolsa, più profonda.
Mi innamoro un po' di più quando mi chiede come sto, perché è così attento a me. Quando mi dice che mi scrive quando arriva a casa, perché mi sembra di occupare davvero un posto nella sua vita. E quando glielo scrivo io, perchè nella mia lo occupa già.
Mi innamoro un po' di più quando sento a distanza che è in crisi e l'unica cosa che vorrei è trovargli una soluzione, quando gli scrivo che gli voglio bene ma in realtà è un'altra cosa.
Mi innamoro un po' di più quando uso il suo soprannome ma vorrei chiamarlo Amore.
Mi innamoro un po' di più quando cucina per me, quando nutre il mio stomaco dopo aver saziato la mia fame di lui.
Mi innamoro un po' di più ogni mattina in cui apro gli occhi ed è uno dei miei primi pensieri, ogni sera in cui è impossibile andare a letto senza avergli dato la buonanotte, mi innamoro in tutto l'arco della giornata in cui mi infilo tra gli spazi della sua vita perché mi manca così tanto da fare male.
Già, da far male.
Come faccio a spiegarglielo, un sentimento così potente?
Così tanto in così poco tempo?
Forse non lo spieghi. Forse ESPLODE da sé.
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