Ma come faccio a spiegarglielo? Che non è solo che ogni volta che sorride che io mi innamoro un po' di più, come dice la frase dei cioccolatini. Io mi innamoro un po' di più ogni volta che mi parla del suo mondo. Che porca vacca è una cosa molto più pericolsa, più profonda. Mi innamoro un po' di più quando mi chiede come sto, perché è così attento a me. Quando mi dice che mi scrive quando arriva a casa, perché mi sembra di occupare davvero un posto nella sua vita. E quando glielo scrivo io, perchè nella mia lo occupa già. Mi innamoro un po' di più quando sento a distanza che è in crisi e l'unica cosa che vorrei è trovargli una soluzione, quando gli scrivo che gli voglio bene ma in realtà è un'altra cosa. Mi innamoro un po' di più quando uso il suo soprannome ma vorrei chiamarlo Amore. Mi innamoro un po' di più quando cucina per me, quando nutre il mio stomaco dopo aver saziato la mia fame di lui. Mi innamoro un po' di più ogni mattina in cui apro gli occhi ed è uno dei miei primi pensieri, ogni sera in cui è impossibile andare a letto senza avergli dato la buonanotte, mi innamoro in tutto l'arco della giornata in cui mi infilo tra gli spazi della sua vita perché mi manca così tanto da fare male. Già, da far male. Come faccio a spiegarglielo, un sentimento così potente? Così tanto in così poco tempo? Forse non lo spieghi. Forse ESPLODE da sé. Tag: Uragano Ogni tanto mi tira a lui, e io con i piedi perdo l'equilibrio. È un'ottima metafora: non sono più abituata ad essere tirata, sono abituata a tirare, nella vita. È piacevole, mi destabilizza ma è quello che voglio. Mi fa perdere l'equilibrio per poi ritrovarlo. E comunque nonostante questo non c'è stato un attimo in cui mi sia sentita fuori posto. Quando parla è più calmo di me, lo ascolterei per ore. E poi quando mi racconta i suoi aneddoti sorride, e il sorriso gli illumina il viso. Nomina persone, luoghi, situazioni, e per un attimo vorrei davvero viverle con lui, accanto a lui. Mi fido, mi sento protetta. Sono convinta di aver visto anche un po' della sua "parte nera" per qualche secondo. Non mi ha fatto paura, mi ha fatto più che altro voglia di coccolarla, di lenirla. Come fa Sophie con Howl nel Castello Errante. Poi c'è tutto il resto. TUTTO il resto. Quel resto che mi tiene li inchiodata al letto, che quando penso di essere esausta basta che mi tocchi e tutto ricomincia. Tutto. Respiro, mani, occhi, addosso, in fondo. C'è un punto esatto in cui mi tocca, che parte dalle radici del mio sesso ma arriva su, ancora più su, e si ferma lì vicino al cuore. Ed è lì che io perdo l'equilibrio. Tag: Uragano
Guardando di nuovo il mondo "là fuori".
Ma sono più adulta, più consapevole, e so cosa voglio. “Ma io non voglio essere la seconda scelta. Non voglio essere neanche la prima. Io voglio essere l’unica, quella che senza esitazione sceglieresti tra tutte le altre.” |
cHi soNoElena, nata il 14/12/1983 a Bologna. Abito ad Anzola dell'Emilia. LoVe sTaTus
Per chiarezza: COMPAGNA di Alexis (CuocoMio),
ex MOGLIE di HOBBES (MioMarito), MAMMA di Agata-e-la-tempesta, di Ho-visto-Nina-volare, e di Zeno Più i gatti Penny (che ci ha lasciato nel 2021) e Otto. iN cOsa cRedO
Partiamo dalle basi: il termine poliamore è un neologismo che esprime il concetto di «amori multipli». L'ideale di una relazione poliamorosa è quella di avere una relazione sentimentale e/o sessuale onesta con più partner nello stesso periodo.
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Marzo 2024
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