di Elena Balsamo
Ricordi? , dice la mamma al suo bambino, quando prendevi il latte, quand'eri piccolino?
Ti tenevo stretto tra le mia braccia, proprio come faccio ora, e tu affondavi la tua bocca sul mio seno.
Posavi la tua manina sul mio petto, io ti guardavo e sorridevo.
Tu succhiavi con forza e con vigore, giorno e notte, a tutte le ore.
Com'era il tuo latte, mamma? Raccontami, raccontami ancora…
Il mio latte era bianco come neve, caldo come il tepore del caminetto acceso... dolce come una giornata di primavera…
E che sapore aveva, mamma, il tuo latte?
Il mio latte sapeva di grano, di fragole e di gelsomino, ma anche di sale e di lacrime amare...
Nel mio latte c'era la luce del giorno e il buio della notte, la potenza della tempesta e lo sciabordio delle onde del mare, la forza della quercia saldamente piantata alla terra e il fragile luccichio delle stelle che brillano in cielo.
Tutto questo c'era nel tuo latte, mamma?
Tutto questo e molto altro ancora.
Perchè vedi, bambino mio, il latte è come un fiume che scorre... che viene da lontano, che disseta, che rinfresca, che nutre e trasforma. E' cambiamento e vita.
Il latte è amore.
Ah, adesso ricordo! Adesso so perchè mi piaceva tanto: mi consolava quando ero triste, mi calmava quando ero agitato, mi saziava quando ero affamato...
Adesso so perchè sono diventato così grande, bello e forte:
Ho bevuto il tuo amore!