Tag: Personal
Sono ingrassata. E' oggettivo, lo dice la bilancia: ho 4 kg in più rispetto a marzo. Pessimismo e fastidio. Poi ci penso su... e mi metto a ridere! :) Tag: Personal ”I love food and hate exercise. I don’t have time to work out… I don’t want to be on the cover of Playboy or Vogue. I want to be on the cover of Rolling Stone or Q. I’m not a trend-setter… I’m a singer… I’d rather weigh a ton and make an amazing album then look like Nicole Richie and do a shit album. My aim in life is never to be skinny.” "Mi piace il cibo e odio l'esercizio fisico. Non ho il tempo per lavorarci su, non voglio essere sulla copertina di Playboy o Vogue. Voglio essere sulla copertina di Rolling Stone o Q. Non voglio lanciare nuove tendenze, sono una cantante. Preferirei pesare una tonnellata e fare un album sorprendente che assomigliare a Nicole Richie e fare un album di merda. Il mio obiettivo nella vita è di non essere magra."
Decisi che ero bella per il semplice motivo
che avevo voglia di esserlo. (Eva Luna di Isabel Allende) Tag: Personal Se c’è un termine che mi definisce veramente è "TROPPO".
Mi innamoro troppo. Mi appassiono troppo. Mi stanco troppo. Mi arrabbio troppo. (Volevo essere una farfalla, Michela Marzano) Tag: Personal Una settimana a San Vincenzo (LI) con Marito, Brighella e i due figli pelosi Penny e Tigre. Relax, mare, giochi, sorrisi, fusa. Agata ha imparato a nuotare da sola con i braccioli e a fare pipì nel water. Io ho imparato a godermi la mia famiglia :)
Tutto inizia domenica notte: vado a letto verso l’una, dopo aver visto Amici, e dormo un sonno profondo fino alle 3 e mezza. Mi sveglio infastidita da qualche dolore alle ovaie, come se fosse il ciclo. Mano a mano che le ore passano le fitte diventano regolari, diverse. “Ok, ci siamo” penso “queste sono le famose contrazioni". Il dolore è però sopportabile, quindi aspetto. Alle 7 si sveglia Hobbes, e io sorridendo gli dico “Mi sa che oggi non ci vai al lavoro!”. Lui mi guarda in un mix tra emozionato e preoccupato, mi chiede come sto e chiama in ufficio per dire che non si sarebbe presentato. Poi ci mettiamo sul divano a guardare un telefilm cronometrando le contrazioni. Decido di chiamare la Monica, l'ostetrica del mio corso preparto, per farmi consigliare sul da farsi: lei mi dice che essendo ancora la fase prodromica tutto può essere (cioè che le contrazioni si fermino, o che vadano avanti così per un po', o che in breve siano più frequenti). Mi consiglia di fare bagni e doccia caldi. Passo quindi tutto lunedì così, sono di buon umore e affatto preoccupata. Io e Hobbes decidiamo di comune accordo di andare in ospedale la mattina dopo, per vedere la situazione. Alle 5 di mattina di martedì inizio ad essere stanca e chiedo a Hobbes di portarmi a Bentivoglio. Ma quando arrivo lì... delusione!! Mi visitano un dottore e un'ostetrica un po' assonnati che mi dicono che sono dilatata solo di 1 cm, e mi dicono di tornare a casa... che a volte, per chi è al primo figlio, queste cose posso durare giorni... li avrei uccisi! Non mi perdo d'animo, so che comunque da lì a poco Agata sarebbe nata e decido di prenderla con filosofia. Torno a casa, ci rimettiamo a letto, riesco a dormire un pochino e poi mi passo di nuovo il giorno tra la vasca con l'idro e la doccia. Mi lavo i capelli, ricontrollo la borsa ecc.. Hobbes in tutto questo è presente e attivo, mi aiuta a controllare le contrazioni e scarica addirittura un programma per l'i-phone per cronometrarle!! Verso le 5 le contrazioni iniziano ad essere molto dolorose, quindi decido di tornare a Bentivoglio. Arrivati, ho una bella sorpresa: sono dilatata di 4 cm, mi tengono dentro!! Le cose si susseguono in maniera abbastanza veloce: mi fanno accomodare in camera (camera da due, dove trovo una ragazza carinissima, Arianna, che ha partorito domenica e che avevo già visto quando avevo fatto la visita guidata dell'ospedale), metto a posto le mie cose, mi metto la camicia da notte e sopporto le contrazioni. Essendo orario di visita, riesco a distrarmi visto Arianna ha diverse visite. Alle 20:30, con una contrazione più forte... splash!! Lago per terra... urca, mi si sono rotte le acque... come nei film!! Vengono a controllarmi, mi dicono che passaranno loro a monitorare la situazione. Alle 22 inizio a sentire molto male, sento che le contrazioni stanno cambiando, mi viene voglia di spingere. Hobbes lo va a dire all'ostetrica, che mi accompagna in una sala chiamata Arcobaleno dove c'è una poltrona, un letto molto grande, uno sgabello e via dicendo. Mi dice di mettermi come sto più comoda, e mi lascia con Hobbes. Ecco, lì ammetto di aver per un attimo perso il controllo: le contrazioni erano diverse, non sapevo come gestirle e mi facevano un male boia. Cercavo di spingere, ma mi sembrava di non combinare nulla. Torna l'ostetrica, mi guarda e mi dice che sente la testina con il dito, che non manca molto. Per guardarmi, mi fa sdraiare sul lettone. Mi accorgo che la posizione (la più antica, ma anche quella che ha meno senso perchè è contro la forza di gravità) mi aiuta a spingere, e decido di rimanere così. L'ostetrica mi tiene una gamba, Hobbes l'altra. Ad ogni contrazione, spingo. Che male!! Per sopportare la cosa, ogni tanto mi viene fuori un "non ce la posso fare", sia lei che Hobbes mi incoraggiano e io in preda alla follia rispondo "ma si, lo so che ce la posso fare, lo dico tanto per dire, è un intercalare!". Loro ridono, io un po' meno. Intanto continuo a spingere, entrambi mi danno la carica, mi incintano, Hobbes è dolcissimo, mi stringe la mano, mi dice che sono bravissima, e io mi fido. Inizio a sentire la testa, spingo fino a rimanere senza fiato, la testa esce, sento bruciare... "tiramela fuori!" dico all'ostetrica, che si infila i guanti, mi tocca e... pluf! Agata sguscia fuori!! E' il 24 febbraio, sono le h. 00.12. Me la appoggiano sul seno, io ripeto mille volte "amore mio, amore mio, amore mio" (Hobbes ha fatto un piccolo video di questa scena.. ogni volta che lo vedo, piango). Ci lasciano da soli un'oretta buona, non abbiamo parole, la guardiamo incantati... non ci rendiamo conto di averla "fatta" noi. La attacco al seno, un gesto dolcissimo, lei ciuccia. Verso l'una l'ostetrica torna a pulirmi e a prendere la bimba, e quando stacca Agata ci accorgiamo.. che ha fatto cacca! Bastardina di mamma!! Mando Hobbes a casa, ha bisogno di dormire. L'ostetrica mi controlla, mi dice che non c'è bisogno di punti e poi mi aiuta a lavarmi e a mettermi il maxi assorbente. Insiste perchè mangi qualcosa e mi porta una cioccolata calda con dei biscotti. Con le mie gambe, andiamo alla nursery a puliamo e vestiamo Agata. Io mi sento in paradiso! Mi accompagna in camera, mi fa stendere e mi lascia Agata accanto. la nostra prima notte io e mia figlia l'abbiamo passata così, addormentate vicine vicine a sentire i nostri respiri e i nostri cuori battere E oggi sono due anni e mezzo di te, Brighella Mia :) Tag: Personal Quella sera decidiamo di ripassare al Pub Salute dove lavora il cugino di Ibrahim. Ci accoglie tutto sorridente, ci porta da bere un Raki (acquavite aromatizzata all'anice) e alla fine si siede accanto a noi. "C'è poca gente stasera" ci spiega parlando in un buon inglese.
Ci mettiamo a chiacchierare e io traduco un po’ per Laura. Non so come si arriva a parlare delle situazioni sentimentali, del fatto che Laura è single da poco e che io sono sposata. Decido di lanciarmi nella spiegazione del poliamore: “I have an husband and I have also a boyfriend”. Lui rimane sorpreso, mi dice che lì non è una cosa normale ma che è curioso. Laura intanto inzia a chiacchierare con l'altro cameriere, uno sloveno che conosce l'italiano e che sta facendo la stagione ad Istanbul. Io continuo nella mia spiegazione, sotto lo sguardo attento di questo ragazzino che scopro avere 25 anni e una spiccata intelligenza. Mi spiega che ha imparato l'inglese da solo, mi canticchia un paio di canzoni turche mentre io gli mostro le foto di Agata. C'è una bella empatia tra noi. “Are you shy?” mi chiede ad un tratto. “No”, rispondo sorridendo. Mi fa segno di dargli un bacio sulla guancia. Glielo do, ma quasi sul collo. Mi guarda sornione: "Why there?" La mia risposta è secca: "Because is more erotic". Ride, poi torna serio e guardandomi dritto negli occhi con quello sguardo penetrante mi richiede: "Are you shy?" "No" E mi bacia a lungo, tenendomi il viso tra le mani. "I'll never forgot" mi dice prima di salutarmi la sera dopo, non senza avermi chiesto un paio di volte di appartarci assieme sussurrandomi all'orecchio "I want you". Proprio un popolo di conquistatori, questi turchi! Tag: Personal |
cHi soNoElena, nata il 14/12/1983 a Bologna. Abito ad Anzola dell'Emilia. LoVe sTaTus
Per chiarezza: COMPAGNA di Alexis (CuocoMio),
ex MOGLIE di HOBBES (MioMarito), MAMMA di Agata-e-la-tempesta, di Ho-visto-Nina-volare, e di Zeno Più i gatti Penny (che ci ha lasciato nel 2021) e Otto. iN cOsa cRedO
Partiamo dalle basi: il termine poliamore è un neologismo che esprime il concetto di «amori multipli». L'ideale di una relazione poliamorosa è quella di avere una relazione sentimentale e/o sessuale onesta con più partner nello stesso periodo.
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Marzo 2024
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